venerdì 24 aprile 2015

STOP AL CONTANTE

1.    Stop al contante/Chi risiede in Italia non può superare i 999,99 euro. Si può pagare in denaro fino a 999,99 euro, poi bisogna usare bonifici, assegni non trasferibili o carte di credito e bancomat. Le violazioni rischiano sanzioni dall'1% al 40% degli importi trasferiti oltre la soglia con una penalità minima di 3mila euro. La soglia, come ha ricordato la risposta fornita dal Mef e letta dal sottosegretario Enrico Zanetti nel question time in commissione Finanze di giovedì 23 aprile, si applica a «tutti i soggetti residenti nello Stato indipendentemente dalla loro nazionalità. Quindi chi risiede in Italia deve rispettarla

2.    Stop al contante/La deroga per i turisti stranieri (ma non per tutti). Sono state, però, introdotte delle deroghe. Il limite per i pagamenti in contante consentito nel commercio al dettaglio e per le agenzie di viaggio è di 15mila euro ma solo per gli stranieri non residenti in Italia. E non per tutti. La deroga non vale quando chi acquista appartiene a uno dei Paesi dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo (Liechtenstein, Islanda e Norvegia).

3.    Stop al contante/Le condizioni per la deroga. Per accettare i pagamenti in contante oltre 999,99 euro e fino a 15mila euro, commercianti o agenzie di viaggio devono inviare, come ricorda la la risposta fornita dal Mef, una comunicazione preventiva alle Entrate nella quale devono indicare il conto corrente da utilizzare. Perché entro il primo giorno feriale successivo a quello dell'operazione, bisogna versare il denaro contante incassato sul conto corrente e consegnare all'operatore finanziario copia della comunicazione inviata all'agenzia delle Entrate.

4.    Stop al contante/I documenti del turista. Il commerciante o l'agenzia quando riceve pagamenti in contante oltre i mille euro da stranieri devono chiedere la fotocopia del passaporto del turista e ottenere un'autocertificazione per attestare che il diretto interessato «non possiede la cittadinanza italiana né di uno dei paesi Ue o dello Spazio economico europeo e che non è residente in Italia».

5.    Stop al contante/Per il fisco nessuna disparità di trattamento. La risposta fornita dal Mef e letta dal sottosegretario Enrico Zanetti sottolinea che, secondo l'agenzia delle Entrate, le regole attuali non delineano nessuna disparità di trattamento tra i soggetti di diversa nazionalità, anzi ne va sottolineata la doppia finalità: da un lato l'esigenza di aumentare la tracciabilità dei movimenti finanziar per contrastare il riciclaggio e dall'altro il contrasto ad evasione ed elusione fiscale.

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