venerdì 19 luglio 2013

conversione del decreto del Fare (articolo 50-bis, Dl 21 giugno 2013, n. 69).

Adempimenti. Emendamento al Dl del fare: Dl 21 giugno 2013, n. 69.

Dal 2015 possibile sostituire l'elenco clienti-fornitori con l'invio quotidiano dei dati Iva.
Stop alla presentazione del modello Intra-servizi e alle comunicazioni black list,
solo per chi deciderà di effettuare questa comunicazione giornaliera

 

I soggetti Iva non dovranno più inviare i modelli Intra dei servizi ricevuti da quando entrerà in vigore il regolamento attuativo dell'invio facoltativo giornaliero dei dati delle fatture emesse e ricevute, oltre che dei corrispettivi.


Solo per chi deciderà di effettuare questa comunicazione giornaliera, poi, sarà eliminato l'obbligo di inviare l'elenco clienti e fornitori, la comunicazione black list e i dati delle lettere d'intento ricevute.


E' questo il contenuto di un emendamento approvato in sede di conversione del decreto del Fare (articolo 50-bis, Dl 21 giugno 2013, n. 69).


Il sole 24 ore - 19 luglio 2013 - L. De Stefani - pag. 17

 

A disposizione per ogni chiarimento. Non esitate a contattarci per ogni ulteriore esigenza.

Cordialità.

 

Aldo Massimo Rossi

                                                              

Dottore Commercialista – Revisore Contabile

 

                     

Studio Focus - Dottori Commercialisti
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martedì 16 luglio 2013

Expo 2015, è nata la 'cabina di regia' a quattro, fra società e Conferenza delle Regioni, Governo e Padiglione Italia

Martedì 02 Luglio 2013 08:42 Notizie - Lombardia e Nord-Ovest

(Sesto Potere) - Milano - 2 luglio 2013 -  Una riunione operativa per imprimere un salto di qualità nelle azioni da compiere in vista dell'esposizione universale del 2015. E' quella che si è svolta a Milano, a Palazzo Lombardia, alla presenza di delegazioni provenienti da ogni regione d'Italia, esponenti del Governo (i ministri degli Affari regioni e Autonomie Graziano del Rio e della Coesione territoriale Carlo Trigilia e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maurizio Martina) e rappresentanti della società Expo (il commissario unico Giuseppe Sala e il commissario del Padiglione Italia Diana Bracco), nonché rappresentanti degli Enti locali, delle associazioni di categoria e degli sponsor e partner privati di Expo. Il vertice, battezzato: "Le Regioni d'Italia per Expo Milano 2015", si è chiuso con il raggiungimento di un impegno importante: dare vita ad una 'cabina di regia' a quattro, fra Conferenza delle Regioni, Governo, Expo e Padiglione Italia per coordinare il coinvolgimento dei territori nell'evento del 2015 lavorando secondo quattro direttrici: la progettualità integrata sul Padiglione Italia, le azioni di sistema in campo turistico e ricettivo, lo sviluppo delle filiere regionali e il possibile utilizzo di fondi europei.

 REGIONI PROTAGONISTE - "Da qui parte un cammino che vedrà le Regioni co-protagoniste di quello straordinario appuntamento che è Milano 2015, una grande opportunità per tutti i territori, per l'Italia e non solo". Così il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo alla conferenza stampa seguita alla riunione che qualche ora prima aveva aperto ricordando "la grande occasione che offre l'esposizione universale" e auspicando che "fra Regioni, Governo e società possa essere trovata un'intesa che faccia di Expo una grande vittoria per tutto il sistema Paese".

 SVILUPPO DEI CLUSTER - Secondo Giuseppe Sala, l'appuntamento di oggi è servito non tanto per fare il bilancio di quanto fatto fino ad ora, quanto per disegnare "il percorso dei prossimi anni". Soprattutto rispetto alle Regioni e alle opportunità che possono cogliere. Il Commissario unico, ha fatto notare che solo in termini di turismo, la manifestazione vale 5 miliardi. "Vogliamo portare 20 milioni di visitatori", ha dichiarato osservando che "bisogna fare in modo che chi viene, sappia che oltre ad Expo potrà fare tour culturali, eno-gastronomici e paesaggistici". Da gennaio circa 60 Paesi inizieranno a costruire loro padiglioni, che non saranno raggruppati secondo un criterio geografico (tutti i Paesi africani, tutti gli asiatici, gli europei), ma in base a cluster tematici (tutti quelli del caffè, delle spezie, del cacao). Un modo, ha spiegato Sala, "per esaltare le tipicità di ogni realtà. Un principio che si potrebbe estendere anche alle Regioni, valorizzando così le nostre filiere, come quella del vino, dell'olio, dei formaggi, del pane. L'impegno di tutti adesso - ha concluso - è avviare il tavolo immediatamente, certamente prima delle vacanze estive".

 CONTENUTI PER PADIGLIONE ITALIA - La 'casa' delle Regioni in Expo 2015 sarà nel Padiglione Italia. "Fino ad oggi - ha relazionato Diana Bracco - abbiamo lavorato sul concept costruendo qualcosa di solido da proporre. Adesso dobbiamo lavorare insieme per riempirlo di contenuti". Secondo la Bracco, si "deve mettere in rete l'Italia. Non dimentichiamo mai che il concept sul quale è stato realizzato il Padiglione Italia - ha fatto notare - è quello del 'vivaio'. Un vivaio dedicato ai giovani, all'innovazione, alla creatività, alle start-up. Un progetto che guarda al futuro, mantenendo le radici ben piantate nella storia. Applicare il concetto tematico dei cluster alle specificità italiane, secondo Bracco "è uno sbocco quasi naturale, che esalta le diversità del nostro territorio mantenendo forte il filo conduttore che deve essere rappresentato dalla valorizzazione del 'sistema' Italia".

 RADICARE INTERVENTI PER IL FUTURO - Di sistema Paese ha parlato anche il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, ribadendo che "Expo sarà una grande occasione, se tutti i soggetti coinvolti riusciranno a vincere una scommessa che è più facile da proclamare che da realizzare: far fare un salto di qualità all'idea di sistema Paese in tutte le sue articolazioni". Errani ha sottolineato che Expo "deve diventare per il sistema Paese una grande occasione di attrarre investimenti. Per questo - ha osservato - ci si deve preparare. Bisogna preparare il sistema di accoglienza, perché il turismo è prima di ogni altra cosa un sistema dell'offerta. Dobbiamo costruire pacchetti integrati e fare rete per garantire la presenza delle Regioni nella manifestazione con un format unico ma anche attraverso iniziative autonome delle singole realtà". Parimenti, secondo il presidente della Regione Emilia-Romagna, deve essere garantita la presenza di Expo nelle Regioni "attraverso la possibilità di valorizzare lo straordinario patrimonio non solo culturale o eno-gastronommico, ma anche per quello che riguarda il sistema delle imprese. Per quanto riguarda la tecnologia, la trasformazione e la sicurezza alimentare, possiamo immaginare di usare l'Expo per essere una piattaforma che radichi qualcosa di significativo per l'Italia del futuro".

 L'IMPEGNO DEL GOVERNO - Sul fronte governativo, il sottosegretario con delega ad Expo, Maurizio Martina, ha voluto ribadire che "non ci può essere un salto di qualità per Expo, se non viene raccolta la sfida di farlo diventare un grande evento nazionale che coinvolga tutte le Regioni del Paese. Da oggi attiveremo una cabina di Regia a quattro fra Conferenza delle Regioni, Governo, Expo e Padiglione Italia, uno strumento operativo che ci aiuterà a fare questo cambio di passo necessario. C'è grande consapevolezza rispetto al fatto che nei prossimi due anni si dovrà correre - ha concluso Martina - ma ce la possiamo fare, perché in maniera molto pratica e pragmatica ci siamo dati una strumentazione adeguata alla sfida che abbiamo di fronte".

 ITALIA PREPARATA ALLA SFIDA - Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Graziano del Rio, che ha ricordato come "L'Italia ha una grande occasione per dimostrare che c'è la può fare e che è capace di coordinamento fra i vari livelli istituzionali e di ottima organizzazione". Un concetto ribadito anche dal ministro della Coesione territoriale, Carlo Trigilia, secondo il quale "la sfida è rappresentare le diversità italiane in modo unitario, dando una rappresentanza importante del nostro sistema Paese. Noi - ha aggiunto - siamo disponibili nell'ambito delle competenze relative all'uso dei fondi europei di sostenere il progetto di Expo 2015. Studieremo con le Regioni e gli altri ministeri interessarti il modo migliore per farlo".

 

 

 

Il vertice Aib incontra il sottosegretario Maurizio Martina. Tema: Expo 2015

“Expo 2015 rappresenta un’occasione irripetibile per portare all’attenzione del mondo le migliori realtà del nostro territorio: non solo industria, ma anche turismo e cultura. E, forse per la prima volta, Brescia si presenta a questo importantissimo appuntamento unita: associazioni di categoria e istituzioni locali insieme per cogliere al meglio le opportunità, evitando di disperdere energie e risorse”. Con queste parole il presidente dell’Associazione Industriale Bresciana, Marco Bonometti, ha accolto il sottosegretario alle Politiche agricole con delega a Expo 2015, Maurizio Martina, all’incontro di questo pomeriggio con il vertice di AIB.


Un incontro – al quale erano presenti anche il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, l’assessore provinciale alle Attività produttive, Giorgio Bontempi, e il presidente della Camera di Commercio, Francesco Bettoni – organizzato per far conoscere al rappresentante dell’Esecutivo quanto il mondo produttivo bresciano sta facendo per arrivare preparato alla grande esposizione universale, il cui taglio del nastro è previsto ormai tra meno di due anni. Il presidente Bonometti - affiancato Giancarlo Turati, alla guida della Piccola industria AIB e delegato per Expo 2015 – ha posto l’accento in particolare sulla necessità di realizzare al più presto catalogo per far conoscere al mondo l’eccellenza imprenditoriale bresciana. “Un’operazione importante da fare subito, sulla scorta di quanto è stato realizzato in Cina nella precedente edizione dell’Esposizione”.

Il sottosegretario Martina ha invece ricordato come da due mesi l’azione di tutto il governo sia finalizzata ad accelerare l’attività della complessa macchina organizzativa. “Accorciare le catene di comando e favorire l’interazione tra soggetti che non si parlano sono gli  imperativi. Stiamo cercando di snellire la governance, per esempio ponendo in capo all’amministratore delegato di Expo la gestione commissariale unica, un passo utile a velocizzare diversi procedimenti”.

“A settembre poi – ha ricordato ancora Martina – intendiamo predisporre un masterplan completo di tutte le iniziative del Governo in chiave Expo. E’ essenziale infatti, anche per quanti hanno rapporti con la macchina organizzativa, predisporre una cornice chiara di tutti gli interventi a livello ministeriale in cui venga stabilito chi fa cosa e con quali risorse”.     



 

 

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