venerdì 28 giugno 2013

Dall'apprendistato al fondo per i tirocini formativi, l'abc del decreto occupazione in 16 voci

 

Beneficio al 50% al datore di lavoro che assume

Sgravi contributivi fino a 18 mesi per assumere giovani under 29. Intervalli più brevi tra un contratto a termine e l'altro. Estensione della social card a tutto il Sud. Sono queste alcune delle misure contenute nel Dl sull'occupazione, che ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri. Prevista la possibilità per l'impresa che assume un disoccupato Aspi - la nuova indennità di disoccupazione introdotta dalla riforma Fornero - di avere un bonus mensile del 50% sul residuo Aspi non percepito dal lavoratore perché assunto e che, quindi, gli sarebbe stato corrisposto. Il meccanismo non scatta nel caso di lavoratori che sono stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di un'impresa dello stesso o di diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, presentava assetti proprietari sostanzialmente coincidenti.

Incentivi nuove assunzioni a tempo indeterminato

Cinquecento milioni dal 2013 al 2016 per stabilizzare l'occupazione al Sud. Beneficiari: giovani tra i 18 e i 29 anni. Secondo l'Istat, la platea potenziale dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che potrebbero presentare i tre requisiti previsti dal Dl sul lavoro e accedere così al bonus da 18 mesi per l'assunzione a tempo indeterminato è di 4 milioni e 385mila persone. Per quanto riguarda il datore di lavoro, l'incentivo è pari a un terzo della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali complessiva per un periodo di 18 mesi e non può superare i 650 euro per lavoratore. Se, invece, il datore di lavoro trasforma un contratto in essere da determinato a "indeterminato" il periodo di incentivazione è di 12 mesi. Alla trasformazione deve comunque corrispondere un'ulteriore assunzione di lavoratore.

Modifica alla legge Fornero: acausalità estesa e intervalli più brevi

Abrogazione del divieto di proroga del contratto "acausale", quello cioè che non indica la causale (si tratta delle motivazioni di carattere tecnico, produttivo e organizzativo che giustificano l'indicazione di un termine al contratto). In precedenza l'acasualità era prevista solo per il primo anno. Arrivano poi intervalli più brevi tra un accordo e l'altro: la pausa tra un contrattto a termine e l'altro torna - come avveniva prima della legge Fornero - a 10/20 giorni, a seconda della durata del contratto. La riforma Fornero aveva invece previsto uno stop di 60/90 giorni).

Incentivi per nuove assunzioni a tempo indeterminato

Il decreto legge approvato dal consiglio dei ministri stanzia 794 milioni nel quadriennio 2013-2016 (500 per le regioni del Mezzogiorno, 294 per le restanti) per incentivare dall'entrata in viigore del decreto e fino al 30 giugno 2015, attraverso la decontribuzione, l'assunzione di lavoratori in età compresa tra i 18 e i 29 anni. L'incentivo sarà pari ad un terzo delle retribuzione mensile lorda, per un periodo di 18 mesi, ed è corrisposto al datore di lavoro mediante conguaglio nelle delle denunce contributive mensili. Il valore mensile dell'incentivo non potrà comunque superare i 650 euro mensili. Per fruire di questi incentivi, il lavoratore deve rispettare almeno una di queste condizioni: a) deve essere privo di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi b) deve essere privo di un diploma di scuola media superiore o professionale c) deve vivere da solo con una o più persone a carico. Secondo l'Istat, la platea potenziale dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni che potrebbero presentare i tre requisiti previsti dal Dl sul lavoro e accedere così al bonus da 18 mesi per l'assunzione a tempo indeterminato è di 4 milioni e 385mila persone. Nella conferenza stampa al termine del vertice dell'Esecutivo, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha spiegato che l'intervento sul lavoro varato dal Governo vale «circa 1,5 miliardi di euro» e servirà per «aiutare in un arco di tempo di 18 mesi 200mila giovani, con una maggiore intensità nel Centro-Sud».

Alternanza tra scuola e lavoro, risorse per 15 milioni

È autorizzata la spesa di 15 milioni per promuovere l'alternanza tra studio e lavoro e quindi l'attività di tirocinio curriculare per gli studenti iscritti ai corsi di laurea nell'anno 2013-2014. Una parte di queste risorse - 10,6 milioni di euro - andranno a cofinanziare i tirocini curriculari degli studenti universitari presso soggetti pubblici e privati. Parliamo di stage della durata minima di tre mesi, con un rimborso spese mensile di massimo 200 euro di contributi statali, a cui si somma un importo dello stesso ammontare, coperto da chi offre il tirocinio. A tal scopo il Miur utilizzerà 7,6 milioni del fondo per il finanziamento ordinario (ffo) degli atenei.

 

Cordiali saluti

 

Aldo Massimo Rossi

                                                              

Dottore Commercialista – Revisore Contabile

 

                     

Studio Focus - Dottori Commercialisti
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mercoledì 26 giugno 2013

Marca da bollo: aumentano già da oggi 26 giugno 2013 le marche da bollo: da 1,81 a 2,00 euro e da 14,62 a 16,00.

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 147 del 25 giugno 2013 della Legge di conversione n. 71 del 24 giugno 2013, con modificazioni, del Decreto-Legge n. 43/2013, le misure dell’imposta fissa di bollo attualmente stabilite in euro 1,81 e in euro 14,62, ovunque ricorrano, aumentano rispettivamente in euro 2,00 e in euro 16,00.

Le nuove misure risultano operative già da oggi 26 giugno 2013 (giorno successivo a quello della pubblicazione nella G.U. della legge di conversione).

martedì 25 giugno 2013

ADDIO AGLI SNACK IN USA

IL GOVERNO DEGLI STATI UNITI “PALADINI” DELLA LOTTA AL “JUNK FOOD” PROPONE DI BANDIRE MERENDINE GRASSE E BIBITE GASSATE IN CAFFÈ E DISTRIBUTORI PER SOSTITUIRLE CON ALIMENTI PIÙ SANI, CHIEDENDO L’OK AGLI AMERICANI ...

Addio patatine, snack alla cioccolata e bibite gassate dai distributori di merendine negli Usa? La proposta è del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, paladini della lotta al “junk food” capitanata dalla First Lady Michelle Obama, che ha formulato una proposta di legge per bandire i cibi con troppe calorie sostituendoli con frutta e alimenti più sani. La proposta, aperta alle osservazioni del pubblico per 60 giorni, prevede che nelle caffetterie e nei distributori automatici siano presenti frutta, verdura, cibi ricchi di proteine e cereali integrali, mentre sono banditi alimenti troppo ricchi di sale, grassi e calorie. Anche le bibite dovrebbero essere sostituite da latte a basso contenuto di grassi e succhi di frutta. “Ci sono già 36 Stati che hanno adottato legislazioni come questa - spiega il Dipartimento - cerchiamo solo di fissare standard per tutto il territorio nazionale”.